BluesBrother e la luceFinalmente ho visto la luce! Penetrare dalle finestre sporche e dalle veneziane del laboratorio. Oggi, nel pieno possesso della facoltà  di aprire il laboratorio (ieri, infatti, ho ricevuto in custodia le chiavi) sono arrivato prima degli altri, e in un gesto di coraggio e ribellione ho tirato su gli scuri. Il fatto è che, per tradizione e comodità , i laboratori di ottica devono essere chiusi e bui, in modo da non avere rumori ambientali: peccato che, nel caso del lab12 di Firenze, il buio venga mantenuto sempre. E’ l’inizio della rivoluzione.

Domenica sono andato alla Celebrazione delle Palme in Duomo. Uno strano rigurgito di spiritualità  ha mosso anche i miei coinquilini, forse era il desiderio di vedere la processione, le palme e gli ulivi. Il momento più divertente, in una celebrazione pomposa ma un po’ fredda, è stato alla comunione, quando ho visto una giapponesina, tutta sorridente e con il rametto di ulivo sollevato a mo’ di stendardo, accostarsi al prete che distribuiva l’eucarestia, senza capire bene che stesse succedendo. Il prete la guarda perplesso e le chiede “Cristiana?”. Ovviamente la donna non comprende; è il fidanzato che, visto lo sguardo truce del prelato, capisce che non è il caso e porta via la compagna.

Durante il pranzo, con Simona, Elisa, Francesco e Marco, un cugino di Simona, si è chiacchierato di alimentazione e cibo: sono quindi partiti gli epici racconti gastronomici terroni (Sicilia e Calabria), pieni di pasti apocalittici, merende che sfondano e tavolate che rimangono imbandite per l’intera giornata. “inutile sparecchiare dopo pranzo, tanto poi alle quattro c’è la merenda”. I panini ‘porchettata e patatine’ o il classico ‘pane e panelle’ per la ricreazione delle 11 a scuola. Il baretto dove tagliano la mortadella con l’unghia!!