• Resoconto ufficiale dell’escursione organizzata dal Comitato Promozione Gita nel giorno 19 Maggio 2007. (30 di Fiorile). Un estratto del reportage fotografico lo si può trovare qua (55Mb).I ragazzi di via Celori conquistano il m. Lema

La partenza da Monza alle 8.00 del mattino non è stata un grande problema: il Comitato aveva deciso che il primo ritrovo sarebbe stato nella amena località del parcheggio autostradale al casello di Milano Ghisolfa alle 8.30 in punto, ed il sottoscritto non poteva esimersi dalle richiste imperative del CPG. Con 15 minuti di ritardo, il manipolo Ticinese giunge infine al casello, affrontando con sprezzo del pericolo l’attraversamento parallelo della barriera autostradale.

Più tardi, a Legnano, mentre si attende l’arrivo di Francesca P., reclutata all’ultimo dal Comitato, avviene il primo tragico errore della giornata: nella confusione della grande area di sosta il sottoscritto AF immette benzina senza nel serbatoio della propria macchina Diesel. Fortunatamente dall’indagini succesive della Polizia Autostradale risulterà che un secondo errore nella segnalazione della pompa compensò la prima distrazione, salvando la giornata e la macchina di Farsi.

I successivi appuntamenti portano rapidamente la comitiva in un parcheggio sul lungolago di Luino. Siamo A.f., Manfredda ed Elia, Francesca, Simone, Giulia, Federica e Roberto. Si nota la mancanza di Herr Pauli, che all’ultimo momento ha comunicato la sua assenza. Si legge nella sua missiva che doveva presenziare ad una festa danzante.

Finalmente si giunge al punto di partenza della scalata. Una foto celebrativa all’intrepido gruppo, e poi si va, verso orizzonti più ampi. La scalata non presenta particolari difficoltà, salvo un’iniziale perplessità sulla strada da prendere. Presto si giunge al primo punto panoramico, da dove i fisici contemplano il paesaggio lombardo. Saranno gli ultimi sguardi alla lora patria natia (a parte Roberto) prima di entrare in territorio elvetico.

La curiosità degli escursionisi rallenta il cammino, ma bastano pochi passi ancora per raggiungere la croce del Monte Lema, dove l’italico cuore (e l’italico polmone) può prendere fiato. E’ di questo punto panoramico la foto simbolo dell’escurisione.

Mai sazi di imprese, ed alquanto affamati, dopo una memoralbile assemblea del CPG, nel quale, va ricordato, avviene la formazione/scissione del UDCPG – Unione Donne del CPG), i ragazzi decidono di raggiungere il Poncione del Breno, ben visibile dalla loro posizione, ma indicato molto distante.

La sopra il gruppo, con l’approvazione del CPG, si concede il meritato riposo con un pasto che è più buono del solito (merito anche del frigobar di Roberto). Tuttavia non è il momento di riposarsi: infatti qualche minuto dopo (probabilmente il tempo che è stato necessario all’Intelligence Elvetica per avvistare dal satellite la posizione di Roberto e Manfredda), il gruppo viene attaccato da una squadriglia di alianti, che disurba e spaventa con i loro rumori cigolanti e le picchiate ardite.

Alla fine il gruppo riprende la marcia, un po’ in tensione per l’attacco aereo ricevuto. Più volte le assemble indette per la scelta della meta falliscono in un turbinio di secessioni e sottocomitati. Dopo un po’ di cammino però, si decide (bloccando elia diatro ad un roccione) di tornare indietro.

Più volte si ferma la compagnia, e nuovamente viene avvistata dalla Aviazione Elvetica, che tenta anche un raid nello spazio aereo italiano. Il gruppo è costretto a trovare riparo sotto le fronde di un betulleto, dove hanno l’occasione di esaurire le provviste.

Il rientro alla civiltà risulta più difficile del previsto, con Manfredda che non trova (stranamente) i copriocchiali. Sono ben visibili i segni della giornata, ma, nel complesso, il morale è alto. La pizza in compagnia, assieme al Marco C., appositamente giunto da Gavirate, ed il gelato (un po’ osteggiato da A.F.) sono la degna conclusione di una giornata ben organizzata.

Grazie CPG