obamaphdFacciamo conto che sia appena partito, e che non sappia quasi nulla di ciò che mi aspetta dall’altra parte. Facciamo che abbia appena riconosciuto la scintillante skyline di New York City dalla finestra dell’autobus sulla curva che precede l’ingresso del Lincon Tunnel. Sulla linea Short Line (non Greyhound, purtroppo) leggendo Keruac ho attraversato l’Empire State, e sonnolento sono entrato in Ithaca. Facciamo che mi sia appena ripreso dal viaggio, dal jetlag che mi ha fatto svegliare per gironi alle 6 del mattino, dallo shock di dover parlare una lingua non mia, dalla mancanza di trasmissioni italiane alla TV.  Immaginiamo che stia solo adesso ambientando nel’università, imparando i nomi degli edifici e perdendomi più e più volte, che mi sia seduto solo oggi sulla slope guardando di fronte a me il lago Cayuga, e le campane della torre suonano l’alma mater della gloriosa Cornell. Continuiamo ad immaginare… mentre recupero il mio racconto di questo mese americano.