Finalmente è arrivata le primavera, ed il sole è stato obbligato a faticare un po’ di più con il cambio dell’ora. I fiorentini lasciano le loro strade affollate dai turisti per recarsi a fare la passeggiata alle Cascine, quel parco che costeggia l’Arno. Il richiamo prende la forma di giostre e autoscontri, affitta-pattini e palloni da calcio. L’atmosfera e satura di pollini di pioppo che par che nevichi, si accumula sui prati e galleggia sul fiume.

L\'indiano (dell\'india)Alla fine del lungo viale si trova una piccola cupola ornata, con quattro colonne tortili ed il busto di un principe indiano, Rajaram Chuttraputti, con turbante perline ed orecchini. Il poveretto è morto a Firenze, mentre tornava in India dall’Inghilterra. Personaggio ottocentesco, me lo immagino venuto in Europa a cercare Byron e Coleridge, affascinato da quello che per lui era esotico, e poi dipartito nella sua stanza al Grande Hotel.

Già  avevo conosciuto le cascine, qualche giorno prima, quando mi sono recato alla festa universitaria di Agraria. A Firenze è tradizione organizzare feste che durano fino a tardi, all’interno degli edifici universitari: c’è quella di lettere, quella di Novoli, perfino quella del Polo Scientifico. Sono organizzate dalle associazioni di sinistra, prevedono un avvio molto culturale-impegnato, con cineforum, dibattito e cena a tema. Poi arriva la birra, e la musica (un orchestra un po’ circense, con tromboni e bassi tuba, ed una gruppie anzianotta che aspettava, a mo di senzatetto, in un angolo) e l’atmosfera si satura del fumo delle sigarette e del vociare delle persone. Infatti ci troviamo nel cortile interno, che è coperto da una struttura di vetro, che inganna il visitatore un po’ brillo, facendogli credere di essere all’aperto, mentre invece è al chiuso. Tra la fauna variegata si riconosce il look di sinistra, intellettuale barba incolta, capelli lunghi, vestiti etnici, fino ai caparezza o ai punkabbestia coi cani. Ovviamente io sono stato capace di trovarmi a fuoriluogo, nei miei pantaloni a coste e la felpa della Lonsdale.